Cantare all’aperto e senza strumentazione
Cantare all’aperto e senza strumentazione si può senza urlare e farsi male?
Ne parliamo oggi in questo articolo.
In generale non è una condizione del tutto ottimale per un cantante specialmente in un caso come questo dove è presente un tamburo che accompagna il canto, il cui volume risulta essere molto più alto della voce umana sia per una questione “fisiologica”, ossia di come è costruito il tamburo, sia per la forza e l’energia di chi lo suona.
Bisogna anche tener conto dell’ambiente circostante, all’aperto dove passano auto, bambini che urlano magari o persone che parlano. Tutti elementi che possono “disturbare” la diffusione del suono, ma non è detto.
Sicuramente il cantante che non vuole farsi del male utilizzerà espedienti tecnici che andranno totalmente a suo favore. Si avvarrà del respiro che fungerà da motore per la realizzazione di un suono rotondo e spazioso, insieme alla giusta intenzione di energia e non di forza o spinta.
Sembra un discorso campato in aria, lo so.
Sicuramente la forza intesa come pressione non ci porterà da nessuna parte se non a sforzare sempre di più le nostre corde vocali, diventando rossi in viso come peperoni.
Tutto ciò si ottiene dopo tanto studio e consapevolezza del proprio corpo/suono.
Video: “Canto sul tamburo” (Tammurriata)
Altro video qui realizzato in una palestra dove la condizione ambientale è migliore in termini di acustica, siccome c’è un ritorno dell’onda sonora. Pertanto risulta più semplice gestire il suono e l’energia.
Buon Canto a tutti!
MG
Bibliografia consigliata
- De Simone R., Canti e Tradizioni Popolari in Campania,LATO SIDE 19, 1979.
- Juvarra A., Canto Perduto e Canto Ritrovato, Armando Editore, 2014.
- Lauri Volpi G., Misteri della voce umana, Dall’oglio editore, 1957.